Ti rispondo io perché è un aspetto molto recente della mia vita: dopo 5 anni passati con la persona più perfetta che io abbia mai trovato, venerdì notte la mia compagna mi ha chiesto di parlarmi. Sapevo ciò che voleva dirmi perché negli ultimi mesi le cose non funzionavano più come prima. Ma è stato comunque uno shock tremendo. Mi ha detto che la nostra storia si stava ormai trascinando ed era inutile continuare per questa strada. L'ho ascoltata mentre mi parlava in lacrime, chiedendole soltanto di promettermi di essere felice e che avrei rispettato la sua scelta. Non l'avrei più rivista: non perché non volessi, ma perché lei sarebbe tornata dalla sua famiglia, a San Francisco, ed io sarei rimasto a Firenze... Il fatto è che io negli ultimi mesi avevo messo al primo posto non più lei, ma tutti i vari "accessori" di una vita: lavoro, bollette, pagamenti, mutuo, ecc... Quendo me lo ha fatto notare non ho potuto far altro che chinare la testa e sottolineare che tutto era vero... Poi il giorno dopo, sabato, dopo lennesimo pianto, ho capito che non volevo perderla, perché avrei perso tutto ciò che contava nella mia vita. Lei ha notato il cambiamento nei miei occhi, mi ha sorriso, e mi ha detto che ero tornato. E che non aveva mai smesso di amare me, ma non voleva amare quello che ero diventato. Morale? Perderò tutto ciò che ho, e questo perché lascerò tutto qua a Firenze, lavoro, casa (con relativo mutuo), macchina, scooter, famiglia... tutto per seguirla a San Francisco. Ma mai e poi mai vorrò perdere lei. Eccoti quindi la mia risposta: per amore sono disposto a perdere tutto ed anche di più, perché è l'amore per lei quello che mi basta.